Le agevolazioni previste per gli under 36 per l’acquisto della prima casa, sono prorogate tramite la legge di Bilancio. Saranno quindi valide per tutto il 2023. Ad annunciarlo è stato il presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa di presentazione della manovra.
Mutui più accessibili per i giovani, quindi, anche per l’anno prossimo. Le ultime spiegazioni circa le agevolazioni fiscali le ha pubblicate l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n. 12 del 14 ottobre 2021.
In linea generale, il bonus è riservato ai giovani under 36, con Isee inferiore a 40 mila euro, che acquistano l’abitazione primaria entro 31 dicembre 2022. Con la proroga anticipata dal comunicato stampa del Consiglio dei ministri del 22 novembre, l’agevolazione sarà prorogata fino al 31 dicembre 2023. Per ora non ci sono informazioni circa nuovi requisiti o variazioni nel funzionamento delle agevolazioni. Vediamo ora nei dettagli quali sono i requisiti richiesti.
Mutuo prima casa under 36: i requisiti dell’età e Isee
Il primo requisito per beneficiare del bonus prima casa, riguarda l’età dei richiedenti. La circolare 12 spiega cosa intenda il legislatore con “under 36”: l’accesso all’agevolazione è garantito a coloro che non abbiano compiuto i 36 anni di età nell’anno solare di stipula dell’atto di mutuo. Volendo fare un esempio pratico, se Andrea ha intenzione di acquistare casa nel mese di novembre 2021 e compirà 36 anni a dicembre 2021, non avrà diritto alle agevolazioni. Se, invece, Andrea comprerà casa a novembre 2021, ma compirà 36 anni a gennaio 2022, allora potrà beneficiare del bonus prima casa previsto dal decreto Sostegni bis.
Il secondo requisito è quello Isee, che non deve oltrepassare la soglia dei 40 mila euro. Il valore di riferimento si calcola sulla base dei redditi percepiti e dei patrimoni posseduti nel secondo anno solare precedente la presentazione della Dichiarazione Unica Sostitutiva (DSU) necessaria per l’ottenimento dell’attestazione Isee. Nel merito quindi, per gli atti stipulati nel 2022, l’Isee è riferito a redditi e patrimoni del 2020, mentre chi vorrà acquistare nel 2023 presenterà l’Isee di riferimento del 2021.
Bonus prima casa senza tasse? Quali spese sono da sostenere?
I giovani under 36 anni possono beneficiare della garanzia di Stato pari all’80% della quota capitale del finanziamento tramite il fondo Consap, se in possesso di un Isee non superiore a 40mila euro.
Oltre alle agevolazioni per l’accesso al mutuo, il decreto Sostegni bis azzera le tasse per i giovani che acquistano la prima casa: non si dovranno quindi pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale oltre all’imposta di bollo e i tributi catastali speciali ed è azzerata l’imposta sostitutiva (0,25% dell’importo erogato dalla banca).
Nel caso in cui la vendita sia soggetta Iva (ad esempio nel caso in cui si acquisti da impresa costruttrice), è invece previsto un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta corrisposta in sede di acquisto. In questo caso però restano a carico del richiedente, il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali per un totale di 320 euro.
Quali sono le agevolazioni prima casa previste in caso di mutuo cointestato?
Nel caso di acquisto cointestato, il bonus verrà calcolato pro-quota, in favore cioè dei soggetti acquirenti che presentano i requisiti richiesti.
Nel caso in cui uno dei due acquirenti non fosse in possesso dei requisiti di età o Isee, nei confronti dell’acquirente senza requisiti si applicherà il minimo dell’imposta dovuto per legge, pari a 1.000 euro per l’imposta di registro, 50 euro per l’imposta ipotecaria e altri 50 per quella di registro: in sostanza per metà del valore imponibile si applica la tassazione prevista per gli under 36 e per metà la tassazione ordinaria.
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